lunedì 29 dicembre 2014

Ecco come gli smartphone cambiano il funzionamento del nostro cervello

Che gli smartphone siano entrati a far parte della giornata di quasi la totalità degli utenti è un dato di fatto, ma chi avrebbe mai detto che i nostri dispositivi avrebbero avuto un ruolo ancora più importante nella nostra vita interferendoaddirittura con il funzionamento del nostro corpo e nello specifico del nostro cervello?


La ricerca di cui accennato sopra è stata condotta presso l’Istituto di Neuroinformatica dell’Università di Zurigo. Secondo quanto concluso dalla ricerca, in seguito all’uso frequente di dispositivi touchscreen, il cervello avrebbe modificato l’utilizzo che l’individuo ha delle dita.

Se ci pensiamo, stiamo abituando il nostro corpo, e le nostre dita nello specifico, a movimenti completamente nuovi e totalmente assenti in passato. Questo ha prodotto un nuovo “rapporto” che il cervello ha con le nostre dita e con il loro movimento.

In termini più pratici, anche se meno comprensibili, cambiando il modo in cui il cervello modella l’elaborazione sensoriale delle dita aumenta notevolmente l’attività elettrica generata durante l’utilizzo delle dita da smartphone.

mercoledì 10 dicembre 2014

Asteroidi; un futuro pericolo per il pianeta Terra!

Un asteroide è un corpo celeste simile per composizione ad un pianeta terrestre ma più piccolo, e generalmente privo di una forma sferica; ha in genere un diametro inferiore al chilometro, anche se non mancano corpi di grandi dimensioni, giacché tecnicamente anche i corpi particolarmente massicci recentemente scoperti nel Sistema solare esterno sono da considerarsi asteroidi.
Si pensa che gli asteroidi siano residui del disco protoplanetario che non sono stati incorporati nei pianeti, durante la formazione del Sistema. La maggior parte degli asteroidi si trova nella fascia principale, e alcuni hanno degli asteroidi satelliti. Hanno spesso orbite caratterizzate da un'elevata eccentricità. Asteroidi con le dimensioni di un masso o anche meno sono conosciuti come "meteoroidi".
Gli asteroidi composti per la maggior parte di ghiaccio sono conosciuti invece come comete. Alcuni asteroidi sono il residuo di vecchie comete, che hanno perso il loro ghiaccio nel corso di ripetuti avvicinamenti al Sole, e sono adesso composti per lo più di roccia.

Un asteroide gigantesco, grande quanto una montagna, minaccia la Terra. L’allarme è stato lanciato dallo scienziato russo Vladimir Lipunov che controlla strettamente 2014 UR116 dall’osservatorio MASTER-II di Kislovodsk: si tratta di un’enorme sasso spaziale che ogni tre anni passa accanto al nostro pianeta stringendo sempre di più la propria orbita: un’eventuale collisione genererebbe un’esplosione mille volte più potente di quella che nel febbraio del 2013 squarciò il cielo di Chelyabinsk. Le voci di un rischio impatto si stanno diffondendo sul web, fino a identificare persino quale potrebbe essere il continente preso di mira: guarda caso, l’Europa.
Lipunov, che insegna all’università di Mosca, cerca di di calmare gli animi e sottolinea che l’asteroide non pone una minaccia nell’immediato. Dall’asteroide si sono già staccate alcune parti che sono entrate di recente nell’atmosfera terrestre sopra la città di Chelyabinsk: l’impatto è stato caratterizzato da forti esplosioni che hanno fatto frantumare i vetri delle finestre di molti edifici.
Quanto all’orbita futura di 2014 UR116 non può essere azzardata nessuna previsione affidabile: le traiettorie mutano in continuazione a causa delle spinte gravitazionali degli altri pianeti. Così, per evitare spiacevoli sorprese, Lipunov raccomanda: “E’ necessario monitorare costantemente il percorso dell’asteroide, anche un piccolo errore di calcolo potrebbe avere serie conseguenze.”
Secondo la NASA, che ha portato a termine tutti i calcoli del caso, l’asteroide c’è, ed “ha in effetti un periodo orbitale attorno al Sole di tre anni, ma la sua orbita non incrocia quella della Terra ad una distanza sufficientemente ravvicinata da rappresentare un pericolo, e comunque non per i prossimi 150 anni.”