L'Olympus Mons ripreso dalla sonda spaziale statunitense Viking. |
È un vulcano a scudo simile a quelli delle Hawaii, con un'età stimata di 200 milioni di anni, ed è quindi da considerare giovane nella scala dei tempi geologici di Marte (risale al periodo Amazzoniano). Fa parte della regione vulcanica di Tharsis, insieme ad altri tre importanti edifici vulcanici.
Fu osservato la prima volta da Giovanni Schiaparelli che, durante l'opposizione del 1877, fu colpito da un bagliore che ricordava quello di una cima innevata, a cui dette il nome di Nix Olympica, Neve dell'Olimpo; si trattava con ogni probabilità di anidride carbonica ghiacciata.
Caratteristiche generali:
Il cratere centrale raggiunge i 27 chilometri di altezza rispetto alla base. Paragonato alle montagne terrestri, è pari a circa tre volte l'altitudine del Monte Everest sul livello del mare e del vulcano Mauna Loa (nelle isole Hawaii) sopra la sua base sommersa. Rispetto al livello medio della superficie di Marte, raggiunge i 25 km di altezza, dal momento che si trova all'interno di una depressione della profondità di 2 km. Ha un diametro di 610 km e una caldera vulcanica lunga 85 km, larga 60 km e profonda più di tre, con tre crateri sovrapposti. Il bordo esterno è definito da un baratro alto fino a 6 km. Tali dimensioni rendono l'Olympus Mons unico tra i vulcani attivi di Marte.
La superficie dell'Olympus Mons confrontata con quella della Francia. |
Un'idea comune, ma errata, è che la cima dell'Olympus Mons si trovi all'esterno dell'atmosfera marziana. In realtà, la pressione atmosferica alla sommità è presente, per quanto sia pari solo al 2% del valore riportato al livello medio di superficie del pianeta. Per fare un confronto, presso la cima del Monte Everest la pressione atmosferica è pari al 25% della pressione registrata al livello del mare. In ogni caso, la polvere marziana dispersa nell'aria è comunque presente, ed è possibile che nuvole di diossido di carbonio ghiacciato coprano la cima dell'Olympus Mons. Nonostante la pressione atmosferica di Marte sia meno dell'1% di quella terrestre, la forza gravitazionale molto minore permette una maggiore estensione dell'atmosfera