giovedì 16 gennaio 2014

La porta dell'inferno

La porta dell'inferno è un cratere situato nel deserto del Karakum, in Turkmenistan, a circa 260 km a nord da Ashgabat. Si tratta di una voragine di origine artificiale causata da un incidente nel 1971, quando una perforazione effettuata con lo scopo di cercare petrolio ha fatto crollare il terreno e aperto una via di fuga al gas naturale che è stato incendiato volontariamente per evitare conseguenze ambientali peggiori. Da allora il cratere brucia ininterrottamente, tanto che i locali gli hanno dato il nome di "porta dell'inferno"
STORIA DELL'INCIDENTE:
Il cratere è situato vicino al piccolo villaggio di Derweze. Per una curiosa coincidenza Derweze, anche nota come Darvaza, significa "porta" in lingua turkmena. Conta circa 350 abitanti, per la maggior parte della tribù Tekeche mantengono uno stile di vita seminomade.
Adesso è noto che sotto Derweze si trova un grande deposito di gas naturale, ma nel 1971 alcuni geologi sovietici stabilirono una piattaforma di perforazione nella zona in cerca di petrolio Il terreno sotto la piattaforma crollò precipitando in una caverna piena di gas naturale ed inghiottendo tutte le attrezzature degli scienziati.
L'incidente non causò vittime fra i ricercatori, sebbene non sia stato escluso che la grande quantità di gas sprigionatasi nei primi tempi possa aver determinato la morte di alcuni abitanti dei villaggi vicini. Il timore che si potesse diffondere gas velenoso condusse i geologi ad innescare l'incendio ancora in corso, nella speranza, rivelatasi vana, che il fuoco consumasse tutto il gas combustibile presente all'interno della caverna nel giro di qualche giorno. Le fiamme, invece hanno continuato a bruciare inestinte.

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