mercoledì 29 ottobre 2014

Cubozoa

Chironex fleckeri (più nota come vespa di mare o medusa scatola) è uno cnidario della classe delle cubo medusa . È una veloce nuotatrice, possiede sensi molto sofisticati ed è conosciuta per essere uno degli animali più velenosi del mondo. È diffusa nella fascia costiera dei mari del nord dell'Australia e del Sudest asiatico, dove si nutre di crostacei e piccoli pesci. È di taglia relativamente grande, con tentacoli che possono superare i 3 m di lunghezza; il pericolo comunque deriva dalle migliaia di nematocisti (cellule velenifere) ripartite fra i lunghi e delicati tentacoli. Esse contengono, complessivamente veleno a sufficienza per uccidere 60 persone, o un animale di 3.500 kg, in meno di mezz'ora.
Un esemplare adulto di Chironex fleckeri può arrivare alle dimensioni di un pallone da basket , è quasi trasparente e possiede quattro ammassi di 15 tentacoli ciascuno (per un totale di 60 tentacoli). Quando le meduse nuotano i tentacoli si contraggono e diventano della lunghezza di 15 cm, quando invece stanno cacciando i tentacoli si assottigliano e si allungano fino a 3 metri. Ogni tentacolo è ricoperto da decine di migliaia di microscopiche nematocisti, che sono attivati dalla pressione e da un innesco chimico.
A differenza di gran parte delle meduse che sono cieche e si fanno trasportare dalle correnti, Chironex fleckeri dispone di 4 strutture sensoriali dette "ropali". Queste strutture sono situate all'interno di particolari nicchie poste alla base della campana della medusa e possono essere paragonate a dei veri e propri occhi. Tuttavia, non possedendo un cervello, non si riesce ancora a spiegare come facciano queste meduse ad interpretare le immagini create dalle ropali; si ipotizza che possiedano un sistema nervoso diffuso. 
PERICOLOSITÀ:
La C. fleckeri è uno degli animali più pericolosi per l'uomo, causa di 67 morti in Australia dal 1883. Nonostante esista l'antidoto, una parte delle persone che ne vengono in contatto non sopravvive. La "strisciata" è dolorosissima e produce una intensa sensazione di calore. Il veleno quando entra nel circolo sanguigno causa intensi spasmi muscolari, paralisi respiratoria ed infine arresto cardiaco, il tutto nel giro di 2-3 minuti. La maggior parte degli avvelenamenti da vespa di mare non sono comunque fatali, poiché la superficie interessata è in genere ridotta e non tutte le nematocisti del tentacolo sono attivate.
L'unica sostanza riconosciuta come in grado di inattivare progressivamente le sostanze tossiche contenute nelle nematocisti è l'aceto (o acido acetico al 5% minimo) tenuto a contatto con la parte colpita e più volte rinnovato, in attesa di intervento medico. A questo scopo nelle coste australiane in cui la pericolosa medusa è presente si possono trovare delle boccette contenenti aceto per intervenire immediatamente in caso di contatto.
Nelle spiagge più affollate, è possibile comprare direttamente l'antidoto. Grazie a ciò, la mortalità si è estremamente ridotta.

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