martedì 14 ottobre 2014

Mandorle amare

Le mandorle amare sono il seme di Prunus amygdalus var. amara D.C, piccolo albero appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Il sapore amaro di queste mandorle  è in gran parte legato alla presenza di amigdalina (2-4%), glucoside cianogetico che per idrolisi dà origine ad acido prussico, meglio noto come acido cianidrico. L'idrolisi avviene grazie alla presenza di un enzima, detto emulsina, presente all'interno delle stesse mandorle amare, che decompone l'amigdalina in benzaldeide, glucosio ed acido cianidrico. Lo stesso processo avviene a livello intestinale, grazie agli enzimi B-glicosidasi prodotti dalla flora intestinale , che fanno quindi delle mandorle amare un potenziale e pericoloso veleno per l'uomo.
Così, l'ingestione di un numero esiguo di mandorle amare può risultare fatale: si stima che 6-10 semi siano sufficienti a provocare un avvelenamento mortale nel bambino, mentre per un adulto la dose letale si attesta intorno alle 50-60 unità. Fortunatamente, il sapore marcatamente amaro di queste mandorle, che risulta proporzionale al loro contenuto in amigdalina, ne scoraggia fortemente l'assunzione. I sintomi dell'avvelenamento da acido cianidrico comprendono mal di testa, vomito, stato confusionale, aumento della frequenza e della profondità degli atti respiratori, perdita di coscienza, convulsioni.

Alla vista, una mandorla amara si può distinguere da una mandorla dolce per la base più ampia e la minore lunghezza.

Nessun commento:

Posta un commento